Il Deputato Enzo Amich chiede deroga allo stop euro 5

Il Deputato Amich invita il governo ad intervenire in sede UE e il Sindaco Riboldi chiede il sostegno dei 76 comuni coinvolti. Obiettivo: deroghe allo stop degli euro5 e successivi incentivi per famiglie e imprese

Il partito al quale apparteniamo – Fratelli d’Italia – ha ribadito con forza nel proprio programma elettorale l’importanza della transizione ecologica: “realizzare gli obiettivi della transizione ambientale ed ecologica del PNRR, salvaguardando il sistema produttivo colpito da anni di crisi” è un punto qualificante della nostra azione di governo.
Questo deve avvenire senza penalizzare le fasce più deboli della popolazione, evitando politiche ispirate ad un ambientalismo di facciata, che recepisce pedissequamente direttive europee e che prescinde da una previa valutazione dell’eventuale impatto sociale ed economico sulle comunità interessate.
È il caso del provvedimento che vieterà ai veicoli diesel con omologazione fino a euro 5 di circolare nei comuni del Piemonte e nella città di Torino dal 15 settembre 2023 al 15 aprile 2024 che la Regione Piemonte è stata obbligata ad adottare.
In base a questa decisione, conseguente ad una direttiva comunitaria e ad una sentenza della Corte Europea di Giustizia, la Regione Piemonte, come dicevamo, sarà costretta a bloccare la circolazione di auto e camion Euro 5 diesel dal lunedì al venerdì, almeno nei settantasei principali Comuni del Piemonte.
La sentenza scaturisce da una denuncia contro il Piano Regionale di Qualità dell’Aria approvato dalla giunta Chiamparino nel marzo 2019 da parte di associazioni dell’area ambientalista militante: il piano prevedeva in origine l’attuazione del blocco dei veicoli diesel a partire dall’anno 2025 ma il pronunciamento della giustizia comunitaria ha costretto la Regione Piemonte ad anticipare i tempi.
Come deputato eletto in Piemonte (province di Alessandria, Asti e Cuneo), membro della Commissione Trasporti della Camera, e come V.Coordinatore regionale di FdI, nonché sindaco della città di Casale Monferrato (interessata dagli effetti del provvedimento), esprimiamo la nostra totale contrarietà ad una misura che si tradurrebbe in una vessazione di famiglie ed imprese che si vedrebbero costrette a comprare nuovi veicoli.
Riteniamo opportuno mobilitare tutti i parlamentari e i membri del governo espressione del Piemonte per concordare un’efficace azione di contrasto a questa iniqua misura, di concerto con la Giunta Regionale (il cui presidente Alberto Cirio si è già pronunciato in modo inequivocabile su questo provvedimento) e con il Governo.
A tal proposito, ci stiamo coordinando con altri amministratori locali, affinché ci si faccia autorevoli portavoce, tra i settantasei enti coinvolti, di questa problematica, che sta già suscitando non poca preoccupazione.
Federico Riboldi ha chiesto formalmente agli altri colleghi sindaci interessati da questa direttiva di sostenere ogni utile iniziativa che sarà assunta dal gruppo parlamentare di FdI per tramite dell’on. Amich.